Microbirrifici e Dogane: vale la legge o il libero arbitrio del funzionario di turno?

Nonostante per la prima volta vi sia un testo unico di riferimento che chiarisce le modalità di applicazione delle nuove norme, stiamo riscontrando come in molti uffici territoriali in tutta Italia, operino funzionari che forniscono indicazioni fuorvianti difformi rispetto alle direttive contenute nella circolare, soprattutto in riferimento all’obbligo di continuare a telematizzare i dati della produzione con il tracciato ALCOMB.Ma il tracciato telematico ALCOMB risulta incompatibile con le nuove modalità operative entrate in vigore il 1 luglio che spostano il momento dell’accertamento al condizionamento (Birrifici con giancenza NON ISA) o alla successiva immissione in consumo dei prodotti (Birrifici con giacenza ISA), con applicazione della nuova aliquota ridotta.Questa libera interpretazione da parte di funzionari pubblici di uno stesso Stato, che di per sé ha già del paradossale, sta causando gravi disagi sia ai Birrifici (nel pieno della stagione produttiva), sia a società come la nostra che, pur muovendosi in un quadro di assoluta incertezza, tentano di supportarli e divulgare informazioni corrette, sopperendo ad un ruolo che dovrebbe essere svolto proprio dagli stessi funzionari degli uffici territoriali, che, invece, in troppi casi dimostrano di non essere aggiornati rispetto alle nuove normative, o, peggio ancora, di opporsi alla loro applicazione, in modo a nostro avviso inaccettabile.

QUINDI LA LEGGE NON AMMETTE IGNORANZA, MA SOLO PER IL CONTRIBUENTE?

In questo scenario grottesco, infatti, chi ci sta rimettendo, sono proprio i Birrifici (che avrebbero dovuto, invece, godere di un’agevolazione), molti dei quali in questo momento si trovano nell’impasse più totale (o addirittura con la produzione bloccata), PER LA PAURA di contravvenire alle direttive imposte dai loro uffici di competenza, seppur palesemente in contrasto con le nuove norme in vigore dal 1 luglio.

Diventa quindi, a nostro avviso, assolutamente necessario e improrogabile che la Direzione centrale dell’Ag. Dogane si esprima, in modo tempestivo e perentorio, attraverso i propri canali istituzionali d’informazione, affinché i funzionari di tutti gli uffici territoriali si uniformino rapidamente alle nuove direttive e le facciano applicare, senza deroghe o personalismi.

Per questo nei giorni scorsi abbiamo deciso di rivolgerci direttamente all’Amministrazione Centrale, inviando alla direzione generale dell’Agenzia delle Dogane in Roma la lettera che vi alleghiamo, in cui richiediamo una presa di posizione chiara nei confronti degli uffici territoriali, al fine di definire una volta per tutte se dal 1° luglio 2019 effettivamente la precedente Determinazione Direttoriale n.140839/RU del 4.12.2013 non trovi più applicazione in favore delle nuove modalità transitorie, e di conseguenza se sia decaduto definitivamente anche l’obbligo di accertare telematicamente i dati della produzione del mosto di birra, attraverso il tracciato ALCOMB. E in tal caso di provvedere affinché tutti gli uffici territoriali si uniformino alle nuove direttive.

In attesa che L’Ag. Delle Dogane si pronunci definitivamente, per tutelarsi dal rischio di possibili sanzioni future, consigliamo ai clienti cui dovessero pervenire dai propri uffici territoriali di competenza, disposizioni non conformi a quanto previsto dalle nuove direttive, di pretendere che le stesse vengano formalizzate per iscritto, a firma del funzionario che le richiede.

ATTENZIONE

I software J-Accise ALCOMB e J-Beer sono già stati adeguati alle nuove norme e dal 1 luglio non permettono più di telematizzare i movimenti di produzione secondo il tracciato ALCOMB. Per poter assecondare le richieste di eventuali funzionari non allineati alle nuove normative, sarà quindi necessario effettuare un downgrade alla versione precedente.

Mail J-Software alle autorità doganali

Hai ricevuto dal funzionario di zona indicazioni difformi rispetto alle nuove normative? segnalacele nel form accanto.

I dati raccolti verranno utilizzati solo a fini statistici, per mappare a livello nazionale la corretta diffusione delle nuove direttive negli uffici doganali territoriali: la vostra identità non sarà rintracciabile né verrà diffusa o fornita a terze parti.